Just am Tag, als CETA teilweise und vorläufig (beziehungsweise vorübergehend) in Kraft trat, hat sich die Stadt Rom zur CETA-freien Zone erklärt.
Roma, 21 set. (askanews) – L’Assemblea capitolina ha approvato con 26 voti favorevoli e uno contrario del Pd, la mozione 102/2017, a firma dei Consiglieri a firma dei Consiglieri Penna, De Priamo, De Vito, Ficcardi, Figliomeni, Guadagno, Guerrini, Mariani, Montella, Mussolini e Paciocco, recante “Impegno per la Sindaca e la Giunta a rappresentare, nelle deputate sedi istituzionali, la contrarietà di Roma Capitale circa la procedura di approvazione del trattato Ceta, (Comprehensive Economie and Trade Agreeement), accordo economico e commerciale globale di libero scambio tra Canada e Unione Europea”.
Nel giorno in cui il trattato entra in vigore in applicazione provvisoria in tutta Europa, Roma si unisce con questo atto alle oltre 5mila città europee e alle centinaia di comuni e regioni in Italia che appoggiano la richiesta di associazioni, sindacati e piccole e medie imprese di fermare la ratifica del trattato. “Il trattato è molto dannoso per l’economia italiana, legalizza la pirateria alimentare, carne agli ormoni a dazio zero e il via libera a standard discutibili di qualità e sicurezza – ha spiegato presentando la mozione la presidente M5S della commissione capitolina Turismo Carola Penna -. Secondo noi fermare il Ceta è un atto rilevante e di coerenza per chi vuole difendere la Costituzione e combattere la protezione degli investimenti esteri quando prevarica le prerogative dei tribunali nazionali”. “Questa mozione è importante – ha confermato Stefano Fassina di Sinistra per Roma – è un lavoro importante e trasversale delle forze di quest’Aula. Arriviamo qui a poter discutere questa mozione perché negli anni scorsi, nonostante l’opacità delle trattative, c’è stato un ampio movimento in Europa che ha permesso ai parlamenti nazionali di ratificare il trattato. Per questo è importante che il Consiglio comunale di Roma sostenga l’impegno per respingere l’offensiva in corso per forzare i parlamenti nazionali a ratificare il Ceta a partire dal Senato italiano, che sta accelerando per la prossima settimana la sua approvazione. Chiedo a Raggi di organizzare a Roma una riunione di tutte le autorità locali che si sono pronunciate come noi per dare la forza necessaria a bloccare la ratifica”.
Francesco Figliomeni di Fdi ha ricordato che “questo atto presentato a luglio da Fdi e, nell’ambito della collaborazione istituzionale, è stato trasformato in un lavoro condiviso per proteggere quei consumatori e quelle aziende agricole che, nel comune più agricolo d’Europa, potrebbero essere devastate da una concorrenza sleale da parte delle azienda canadese”.
“Pur condividendo alcune preoccupazioni dai colleghi, esprimo il voto contrario del Pd – ha spiegato Antongiulio Pelonzi – perché in Canada gli standard di qualità sono più alti di quelli europei e il Ceta è una grande opportunità. Bene invece la parte in cui gli enti locali possano interagire sulle decisioni prese a Bruxelles”, ha concluso.